L’ ecobonus, è l’insieme di incentivi che ha riscontrato maggior successo fra i cosiddetti Bonus Casa nel 2020. La nuova Legge di Bilancio 2021 ha confermato la sua durata fino al 31 Dicembre 2021.
Questa detrazione fiscale, è volta a tutti i contribuenti che decidono di eseguire interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti. Essi possono detrarre una parte delle spese sostenute per i lavori dall’IRPEF o dall’IRES, per i fabbricati strumentali utilizzati nell’esercizio dell’attività.
In che cosa consiste l’ecobonus 2021?
Il soggetto che decide di intraprendere dei lavori per la riqualificazione energetica, grazie all’ecobonus può ottenere indietro una percentuale della spesa, che varia a seconda della tipologia di intervento.
In base al tipo di lavoro svolto infatti, il contribuente può usufruire del 50%, del 65% o del 110% delle spese sostenute.
Le prime due percentuali menzionate, sono strettamente legate alla tipologia di intervento effettuato, più complicata da ottenere invece è la detrazione del 110%. Per ottenere quest’ultima agevolazione, occorre legare l’effettuazione di diversi interventi, definiti “trainanti”.
Chi può usufruire dell’ecobonus?
- Chi è assoggettato all’IRPEF;
- Proprietari di immobili (anche per le seconde case);
- Titolari di reddito di impresa (solo per fabbricati strumentali);
- Chi possiede un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- Esercenti di arti e professioni, nudi proprietari;
- Locatari o comodatari;
- Familiare convivente e convivente (anche coppia di fatto)
- Enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
- Associazioni tra professionisti, cooperative di abitazione a proprietà indivisa;
- Istituti autonomi per le case popolari
Gli interventi detraibili al 50% grazie all’ecobonus:
- La sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione di classe A e superiori, anche senza aver installato sistemi di termoregolazione evoluti;
- L’acquisto di impianti di climatizzazione invernale alimentati da biomasse combustibili, come ad esempio i pallets (detrazione massima di 30.000€);
- L’acquisto di finestre con infissi e di schermature solari, porte esterne e portoncini.
Gli interventi detraibili al 65% grazie all’ecobonus:
- Sostituzione dei vecchi impianti di climatizzazione invernale con apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione;
- Gli interventi di sostituzione, anche parziale, di impianti di climatizzazione invernale con generatori d’aria calda a condensazione;
- L’acquisto di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, a condizione che gli interventi facciano risparmiare almeno il 20% di energia primaria (massima detrazione 100.000 euro);
- Il rifacimento dell’impianto di riscaldamento, quindi la sostituzione dei vecchi impianti con caldaie a condensazione se oltre ad essere in classe A sono dotate di sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI o VIII;
- La sostituzione, anche parziale, di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza;
- La sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore;
- L’installazione di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda o di climatizzazione delle unità abitative;
- Gli interventi riguardanti muri, coperture e pavimenti che rispettino i requisiti di trasmittanza termica U, espressa in W/mqK;
- L’installazione di impianti con pannelli solari per la produzione di acqua calda;
- Integrazione della building automation (L’automazione delle funzioni degli impianti di un edificio, al fine di ottimizzare le prestazioni della struttura in termini di comfort e sicurezza e consumi).
Sono state previste Aliquote diverse per l’implementazione del cappotto termico e la coibentazione del tetto di un condominio; la percentuale che spetta per questi interventi infatti passa dal 70% all’85%
A quanto ammonta l’importo massimo detraibile?
A seconda dell’intervento, c’è un diverso massimale di spesa per il risparmio energetico. Ad esempio, per la sostituzione degli impianti termici il massimo della detrazione è di 30.000 €, per gli interventi su involucro e impianti solari 60.000 €. In caso di interventi più rilevanti per la riqualificazione energetica si può raggiungere i 100.000 €.
Le spese relative all’Ecobonus al 65% o al 50% vengono ripartire in 10 anni; mentre quelle per il Super-bonus 110%, in soli 5 anni.
Per sapere nel dettaglio la spesa massima e l’importo massimo di detrazione per ogni tipo di intervento, contattaci.
Come fare per usufruire dell’ecobonus?
La detrazione per gli interventi effettuati va divisa in 10 quote di pari importo da scaricare con la dichiarazione dei redditi (730 o Unico). In base alla spesa sostenuta la quota viene suddivisa, ma ricordiamo che deve rispettare i limiti di spesa per ogni tipologia di intervento.
Come tutte le detrazioni del pacchetto Bonus Casa, i beneficiari del Bonus dovranno pagare tramite bonifico bancario o postale. Inoltre, è necessario che il contribuente sia in possesso dei seguenti documenti:
- asseverazione di un tecnico abilitato o la dichiarazione preparata dal direttore dei lavori;
- certificazione energetica dell’immobile fornito dalla regione o dall’Ente locale, oppure l’attestato di qualificazione energetica predisposto da un professionista abilitato;
- In caso di autocostruzione dei pannelli solari, l’attestato di un apposito corso di formazione.
Entro 90 giorni dalla fine dei lavori il contribuente deve trasmettere telematicamente all’Enea la scheda informativa degli interventi realizzati e la copia dell’attestato di qualificazione energetica.
Per garantire al beneficiario di essere nelle condizioni ideali per poter approfittare della detrazione, il Decreto Rilancio ha riproposto la possibilità di ottenere uno sconto immediato in fattura pari al valore delle detrazioni Irpef (il 65% o il 50% della spesa a seconda degli interventi). In questo modo, l’utente finale può pagare direttamente solo la quota non incentivabile in fattura.
L’importo della detrazione viene anticipato da chi effettua i lavori. Il fornitore successivamente recupererà l’importo dello sconto sotto forma di credito fiscale, cedibile a terzi.
Per richiedere lo sconto in fattura, è necessario inviare una comunicazione all’ENEA con tutti i dati richiesti per autorizzare la cessione del credito, allegando la dichiarazione che certifichi che gli interventi fatti rispondano ai requisiti di legge. Come già evidenziato prima, ricordiamo che l’invio deve avvenire entro 90 giorni dal termine dei lavori, sempre telematicamente sul sito ENEA.
Un’altra opzione che il contribuente può scegliere, è la cessione del credito di imposta ad altri soggetti, come gli istituti di credito e gli intermediari finanziari.
Chi può aiutarti con gli adempimenti richiesti per ottenere la detrazione Ecobonus 2021?
Per ottenere la detrazione, occorre presentare documentazioni specifiche, entro i termini previsti dalla legge.
Per essere certi di aver compilato correttamente tutta la documentazione e aver presentato in tempo debito tutte le autorizzazioni e certificazioni (diverse a seconda del tipo di intervento), invitiamo i nostri lettori ad affidarsi a degli esperti del settore.
Il Team di esperti di Ipso Facto Facility Management saprà guidarti nella scelta più indicata per te fra tutte le opzioni possibili. Inoltre, a seconda della tipologia di intervento, ti aiuterà ad eseguire tutti gli adempimenti necessari per ottenere la detrazione Ecobonus 2021.